28 novembre 2006

Nel fango, in apnea



Questa settimana non ci sono ospiti e non si parla di viaggi. L'argomento della puntata sono statistiche e sondaggi sugli argomenti più disparati.

Il Guardian ci ha insegnato che le vacanze da evitare non sono quelle in cui spendi molto e mangi poco ma quelle in cui finisci rotolando giù dalle collin
e, vai a visitare chernobil o tenti (inutilmente) di imparare a leggere nel pensiero degli animali domestci, eventualmente morti.
Abbiamo anche imparato che non si può attraversare un confine con carte da gioco, biglietti della lotteria o materiale sovversivo, anche se per quel che riguarda quest'ultimo posso dichiarare che non mi hanno mai beccato.
I più curiosi tra gli ascoltatori hanno scoperto che tra i luoghi più gettonati per fare sesso ci sono sempre i bagni, ma che anche i trasporti pubblici in tutte le loro declinazioni vanno parecchio forte. E comunque la media mondiale è 103 volte all'anno, valore disprezzato in diretta perché contraddistinto da scarsa grinta ma che dal mio punto di vista è assolutamente apprezzabile.

A capodanno fate un po' quello che potete, come sempre del resto, basta che non restiate a casa a piangere, piuttosto ogni giovedì sfogatevi alla Cubana con i djset by RadioFragola.

Tra discussioni di grammatica, semantica, filosofia ed educazione sessuale non ci ho capito molto, ad esempio non so se questa è la nuova linea stabilita dalla dirigenza della trasmissione o un interludio prima del prossimo ospite. Ad ogni modo la puntata merita l'ascolto, quindi vi consiglio di scaricarvela e vi imploro di perdonare se i primi minuti sono talgiati e se ogni tanto invece dei fondini si sente una voce slovena ma la fisica sperimentale non fa proprio per me.

Royksopp Circuit Breaker
Interpol Narc
Propaghandi Let's Talk More
Soulwax Please... Don't Be Yourself

7 commenti:

Anonimo ha detto...

noooo mancano propiro i primi minuti che mi sono persa!!

e adesso??!!
;p

bene la puntata, anche senza ospiti.

ma i sondaggi sono veri??
forse la gente si diverte a rispondere a caso..

Anonimo ha detto...

Grazie lisa! Due ascoltatori per noi! Evviva questo fatto!

Puntata sperimentale proposta da Gyannetm di cui si sara' pentita vista la mia scarsa a abilita' a non parlarle sopra.

Avendo descritto la puntata al direttore come un 'O Che Chicca' in versione pomeridiana con Gyannet a fianco, codesto essere umano si e' coperto il volto tristemente, per nascondere le lacrime, gli ansimi e i lamenti.

Non si capisce se dalla gioia o dal dolore.

Mene ha detto...

Bisi ha detto che se va cosi' allora UdE diventa veramente "aspettando O Che Chicca!"

L'idea in se non e' malvagia, la questione e' che le cazzate vanno sparate con grinta(hhh) senza la paura di stare in fascia protetta, e i lunghi minuti in cui discutete di semantica non e' che siano un granche'.

Par bon Lisa, non credo che i primi minuti fossero questa gran cosa.

Anonimo ha detto...

Come no, senza i primi minuti non posso avere la percezione dell'opera nel suo complesso!

E la semantica a me piace, aggiungete un po' di filologia magari.. :)

Mene ha detto...

Diciamo che hai una visione olistica della radiofonia e questo va apprezzato, perche' la radio non e' solo una macchina per distribuire accrediti per i concerti...

La semantica e' ok, non lo metto in dubbio, ma si puo' fare in tanti modi (ovvero facendo la punta allo stronzo con il temperino piu' o meno affilato)
Prometto la filologia sul blog e vedro' di attrezzarmi anche per l'ermeneneutica.

gyannet ha detto...

riascoltando la puntata prova
a me e piaciuta un sacco e non era tanto male
forse comincio a sentire la mancanza del tuniz ora che e in australia

vederemo cosa ci porta il nuovo anno

e magari il tuniz impara qualcosa di grandiso dell'altra parte del mondo

un salutone a lisa grazie per i commenti

gya

Anonimo ha detto...

secondo me siete capaci solo di dire una montagna do troiate... sono più caistico di un vechcio triestino ubriacone...con la diferenza che non sono triestino!

sikka