10 marzo 2008

Un mese senza doccia

La Valle della Morte è una valle piena di mistero. Alcuni di questi ce li racconta Iacopo che ha visitato la Death Valley nell'ambito del suo Dottorato di Ricerca e quindi si tecnicamente si trovava lì per lavoro (ma poi il dottorando è un lavoratore? chissà). Si tratta di misteri insondabili per la mente umana: come puoi non lavarti per un mese? come puoi farlo se sei una ragazza? Come puoi sapere se stai sfuggendo da un serpente a sonagli o gli stai correndo incontro? Hai bisogno di un libro di fronte ad uno spettacolo come questo?

Per la serie: "Non leggeremo, guarderemo!"

Quanto costa al chilo la valle? Perché non si chiama Valle della Piacevole Serenità? Perché il supermercato più vicino è distante come Milano da qui?

Ma soprattutto, come fanno questi sassi a muoversi da soli? Cosa li spinge a farlo? Cosa ci trovano nel loro lento, inutile e infruttuoso peregrinare? Cosa c'è dietro? Spingitori di sassi? Forse i ranger stessi? E chi spinge i ranger?

Mentre la teoria di un oscuro complotto volto a rivoluzionare l'assetto idrogeologico della valle comincia a farsi strada nella mia mente penso che forse invece di passare le giornate inutilmente potrei andare cercare fortuna nel deserto, ad esempio come parcheggiatore.

L'unico problema è che lì il glicine non fiorisce.

03 marzo 2008

Come boy-scouts

Che differenze ci sono tra Belluno e l'Islanda? Apparentemente nessuna, solo che l'Islanda è un po' più a nord.
Le altre sottili e introvabili differenze ce le ha raccontate Paolo, che ha viggiato lì tanti ma tanti anni fa però ha ancora la menoria fresca e ci ha potuto aggiungere parecchi dettagli a quello di cui ci aveva parlato Wamboo a Novembre.

Certo, il succo è sempre quello: tutto costa troppo, le strade sono quello che sono e il cibo è un po' come te lo aspetti (e se sei vegetariano puoi anche non aspettarti niente). Però chi se ne frega? Mica ci vai a vivere, quindi goditi i geyser, i ghiacciai, i fiordi, le colate di lava, il crepuscolo continuo. Ci va per vedere il niente e ascoltare il silenzio, anche se io non so come si faccia. Forse perché non ci sono mai stato e chissà quando mai ci andrò.

E le pulcinelle di mare? Tranquilli, sono sempr lì.