22 maggio 2007

Io gli voglio bene come se fosse normale


Un anno fa il Tuniz prendeva possesso di un microfono di UdE e cominciava ad attorcigliare il cavo delle cuffie, un anno fa il Muci raccontava sulle nostre frequenze un drammatico ma suggestivo viaggio in Marocco. Un anno fa.
Oggi il Tuniz è ancora qui e Iacopo, compagno di viaggio del Muci, ha deciso di replicare al racconto del collega e correggerne le imprecisioni. Ciò è giusto perché noi siamo sostenitori e fautori dell'esattezza in tutti gli ambiti.
Il viaggio si diapana su due intense settimane, una delle quali viene dedicata alla Spagna, ma di questa non parliamo perché Iacopo preferisce concentrarsi sul Marocco, dal momento che è qui che si collocano i fatti salienti. Inoltre conoscerli da un punto di vista differente aiuta a ricostuire compiutamente le vicende e dipanare i misteri; come in una buona puntata del vostro telefilm preferito.

Tutto inizia quando i nostri eroi accettano di farsi preparare un'insalata da un beduino che evidentemente non l'aveva lavata: il male più antico dell'uomo è in agguato e coglie il nostro eroe mentre si trova su un bus di seconda classe (ma senza galline) che attraversa il niente. Iacopo lascia che il Muci ritorni in Spagna e si ferma lì, dove a logica nessun turista dovrebbe spingersi ma gli alberghi sono comunque tutti pieni. L'ipersenibilità intestinale è scomoda in viaggio, ma dà modo di conoscere un sacco di gente interessante, come albergatori accomodanti, taxisti ignari dell'avvento dell'euro ma consci dell'imminente fine del petrolio, gentili signore anglofone e tutto uno stuolo di gente simpatica e interessata alle vicende di questo curioso toscano poliglotta.

Se avete l'accortezza di usare acqua imbottigliata, però, in Marocco si mangia bene e sano, sicuramente meglio che in Francia, ma il consiglio è di non assumere troppe sostanze piccanti se il vostro metabolismo è temporaneamente fuori controllo. Sul serio.
Se invece avete la disattenzione dalla vostra parte potete anche riuscire a perdere del denaro al gioco delle tre carte sulla piazza di Marrakesh, dimostrando ancora una volta che in certe situazioni l'unico modo per vincere è non giocare. Se avete soldi che vi avanzano dateli alla radio, piuttosto.

Speriamo che il Muci scarichi la puntata così che si possa creare tensione dialettica tra i compagni di viaggio, ma io sono comunque soddisfatto perché sono riuscito a scrivere un post in cui il tema dominante è il cagotto, ma senza mai nominarlo: siamo pur sempre in fascia protetta.

Questo oggi, chissà tra un anno...

Ikara Colt Sink Venice
Bright Eyes Arc of Times
Interpol Nork
Gorillaz Demon Days
Stereophonics Dakota

15 maggio 2007

La risposta può anche essere no

Finalmente una puntata regolare con conduttori in studio, ospite narrante e io a studiare in un angolo dello studio.

Pietro ci racconta un viaggio all'insegna della versatilità: partito da Reggio Emilia con gli amici per andare in Croazia, a Monfalcone scopre con disappunto che uno dei suoi compagni di viaggio è stato colto da otite e quindi rimediare si dirige verso Budapest. Perché? Non ho capito bene ma apprezzo la decisione con cui ci si adatta al modificarsi delle circostanze.
E così attraverso la Slovenia e la Croazia si raggiunge l'Ungheria con l'abitacolo della macchina pieno di fumi di scarico che magari non sono piacevoli, ma quando si è in "modalità viaggio" non bisogna rompere il ritmo e non ci si ferma per nessun motivo. Neanche per vedere il Balaton che in effetti è solo una grossa pozzanghera limacciosa la cui attrattiva turistica è decisamente sopravvalutata.

Non vale la pena fermarsi a dormire sul lago anche perché, se posso aggiungere un commento legato all'esperienza personale, nella ridente cittadina di Balatonfured si situa uno dei campeggi più ridicolmente costosi della storia, forse dal momento che offre la connessione internet; quindi avanti verso la capitale con il suo goulash e il suo traffico pesantissimo che però viene visitata in un tempo decidamente troppo breve.

Per il ritorno a casa Pietro ha preferito scegliere una rotta diversa e attraversare una città che può essere descritta con quattro parole: tedesco, duomo, imponenza e sole. Si tratta ovviamente di Vienna. Neppure in questo caso la visita è stata curata nei dettagli e particolarmente approfondita, ma c'erano problemi più grossi da risolvere, forse legati anche al fatto che i nostri eroi durante i dieci giorni di viaggio hanno interagito solo tra di loro, rimanendo una specie di nucleo isolato dall'ambiente che attraversavano.

UdE fa anche radio utile. Viaggiare in auto acuisce le tensioni tra le persone, ma se anche voi siete convinti che "tanto peggio, tanto meglio" allora per alzare il livello dello scontro nulla funziona bene come il fissarsi per ore in cagnesco. Provare per credere.

Si fanno anche affermazioni pesanti: ogni città ha un campeggio. E la vostra? Rifletteteci mentre scaricate la puntata.

Dove devo andare per andare dove voglio andare? Sempre dritto finché non trovi!

Placebo Bulletproof Cupid
Soul Coffin Misinformed
Massive Attack Karmacoma
Running 2
Jeff Beck Brush With the Blues

08 maggio 2007

Tra la trasmissione e il blog...

Tra la trasmissione e il blog c'è di mezzo il Primo Maggio. Il post della puntata del 23 Aprile non è mai stato scritto, perché l'università è crudele e richiede il suo tributo di sangue e sudore. Il 30 Aprile non c'è stata trasmissione perché tra un microfono e una griglia scegliamo la griglia, soprattutto se vegetariana. La puntata del 7 Maggio è andata in onda ma non esiste alcuna registrazione e la responsabilità va imputata soprattutto al sottoscritto.
E' inutile stare a recriminare sui civa bruciati, quindi saniamo tutto con un post globale.

Per quel che riguarda il 23 diciamo subito che non c'era ospite, il che non è un problema visto che la nostra mente è così rutilante di materiale che ce la siamo cavata egregiamente. Come potete intuire se ci seguite dall'alba dei tempi la discussione è fatalmente finita sul sesso, ma l'impegno per trovare argomenti diversi non è mancato. C'è stata la parentesi in triestino con telefonata da casa, il concorso per il pubblico e lo spazio autoreferenziale in cui ognuno cerca di mettere gli altri in imbarazzo. Ma la cosa che conta è che abbiamo parlato ancora una volta di morale; in particolare il tema di oggi è l'etica del lavoro: se tutti sono a Barcola chi manda avanti la baracca? La risposta la conoscono tutti, ma per riderci sopra guardatevi questo. E comunque bisogna lavorare meno per lavorare tutti, a meno che non si stia parlando di griglia e tutti abbiano improvvisamente trovato un altro impegno. Non aggiungo altro perché questa puntata la potete scaricare.

Patrick Wolfe The Libertine
The Postal Service Such Great Heights
We Are Scientist
Ben Harper With My Two Hands
Green Day When I Come Around
Gogol Bordello

L'ospite di ieri, invece, è Barbara, che ha trascorso dieci settimane negli Stati Uniti, lavorando presso l'Hubble Space Telescope Center di Baltimore ma visitando anche altre città degli States.
Io non ho capito bene che tipo di lavoro ha svolto perché la discussione si è concentrata sui problemi di convivenza con i ragazzi di una confraternita, con abitudini orripilanti e un'alimentazione fantascientifica.A UdE siamo sempre attenti a non generalizzare mai quindi vi facciamo notare che ovviamente non tutti gli americani sono così e che spesso i problemi di coabitazione nascono anche con coinquilini della vostra stessa nazionalità.
Mancava la conduttrice a dare un filo logico alla puntata, quindi riesco a recuperare nella mia memoria solo delle sensazioni isolate e delle lezioni di vita che non scoderò mai. Ad esempio si impara che a prima vista la cacca di topo ricorda i semi di papavero: nel dubbio evitate di assaggiare e buttate via tutto. Oppure si scopre le dinamiche sociali del mondo intero si riassumono nella vita della città di New York: basta considerare che Chinatown si sta espandendo alle spese di Little Italy per intuire chi saranno i futuri dominatori del mondo. Si viene a sapere che il Guggenheim Museum delude, mentre il Metropolitan è imbattibile, contiene anche la riproduzione scala 1:boh delle piramidi di Giza (che nessuno in studio saprebbe ricostruire da zero) e ha ispirato molti film.

Se siete così stupidi da fumare ricordatevi che per ogni mozzicone di sigaretta che buttate per terra c'è un idiota che lo raccoglie bestemmiando. Sarà per sempre vostro nemico.

Un'ultima cosa: il glicine della radio è sfiorito. E adesso?

Silverchair Israel's Son
Nirvana Love Buzz
The Clash Rock the Casbah
Trabant Mission 1
Incubus Summer Romance (Anti-Gravity Love Song)
Oasis Champagne Supernova