27 febbraio 2007

Abbronzatura a diffrazione

Questa settimana raccontiamo del viaggio di Swami in Brasile.
Per i pochissimi che non lo sanno Swami suona nei Berimbau e infatti è andato con loro a San Salvador de Bahia per suonare e per studiare nuovi ritmi da importare in Italia al ritorno.
La città non è turistica come molte altre di quel paese anche se manifestazioni organizzate esplicitamente ad uso e consumo dei turisti non mchio di epatite C.

Comunque Swami e i suoi erano lì per suonare e così hanno fatto, riuscendo a farsi apprezzare dai brasiliani e a conquistarsi anche un
articolo sul quotidiano locale.


Per quel che riguarda la cucina brasiliana, avrete l'occasione di provare gli spiedini di gatto, che a quanto pare sanno veramente di
coniglio; quanto allo sport, la cosa migliore che potete fare è cimentarvi con il surf, eventualmente rischiando di procurarvi contusioni e ferite che si vanno ad aggiungere alle scottature onorevolemente conquistate sotto l'ombrellone.

Finalmente il cd dei Clash è stato regalato: la fortunata è Paola che ascolta sempre RadioFragola e che nè io nè il Tuniz conosciamo personalmente. Anch'io vorrei ascoltare sempre RF, ma da un paio di settimane a questa parte sono tornate le interferenze e per di più oggi ad un certo punto la frequenza è diventata 104.6. Come dj della rete cercherò di fare qualcosa, come ascoltatori voi potete scaricarvi la puntata.

Y Victimized Positions
Timbalada Toque do Timbaleiro
Common Be
Nicole Fermie Good Girls
Bloc Party Two More Years

20 febbraio 2007

Dieci, Cento, Mille Buddha

Continuiamo a lamentarci dei viaggi: questa settimana tocca a Giulia raccontare il suo viaggio in Thailandia svoltosi addrittura la settimana scorsa.

Si parte con i migliori presupposti visto che lei è l'unica ragazza su una corriera di cinquantenni e neppure il viaggio in aereo schiacciata tra il finestrino e un compagno di viaggio un po' ingombrante è particolarmente godibile.
Per fortuna l'aeroporto di Bangkok è il più grande del mondo, ipertecnologico e con tanto di comitato di accoglienza con ghirlande d'orchidea: peccato che all'esterno l'inquinamento sia estremo e l'odore nauseabondo che pervade la città risulti insostenibile.

Tra le chicche della città dobbiamo assolutamente citare il mercato galleggiante in cui il bravo turista può acquistare cibo, artigianato e soprattutto stoffe dai motivi non particolarmente originali (sempre che non abbia già provveduto a rubare la coperta dell'aereo), meno interessante è lo spettacolo di danza folkloristica thailandese mentre assolutamente raccapricciante mi è sembrato un'altro spettacolo di folklore sulla cui descrizione forse in studio ci si è creduto un tantino troppo.

Anche questa settimana UdE per il sociale.
Se dovete viaggiare in aereo bevete molto e se sentite che vi si sta coagulando il sangue nelle vene rimediate con un'aspirina.
Se siete donne non rivolgete la parola ai monaci buddhisti e soprattutto non scagliate alcun oggetto contro di loro.
Se siete persone civili non comprate come souvenir prodotti abominevoli quali il balsamo di tigre.

Visto che a quanto pare nel 2050 sarà tutto finito vi conviene sbrigarvi a scaricare la puntata e a telefonare in diretta per vincere il cd dei Clash.

Evermore It's too Late (Dirty South Remix)
Stereophonics Dakota
Jimmy Eat WorldThe Middle
Nicole Fermie Making Memories

13 febbraio 2007

Siate spietati!


Non se ne può più di gente che viene in trasmissione a decantare le lodi del posto che ha visitato, a raccontare quanto si è divertita e quanto bene si mangiava: bisogna essere critici anche nei confronti delle proprie vacanze.

Animata da questo spirito Gisella ha sfidato il Tuniz in uno scontro su pregi e difetti dell'Australia. Gisella ha trascorso un mese nel sudovest del paese ospitata da un famiglia non particolarmente grintosa: passava le giornate davanti alla tv, anche quando si trasferiva al mare e l'unico cambiamento rispetto alla routine è stata una serata al bowling.

La natura è bella, ma c'è chi rimane traumatizzato dalla possibilità di venir squartato dai canguri, graffiato dai gatti selvatici e accecati dagli uccelli, come se questo non potesse accadere anche salendo in via Cologna. L'oceano c'è ma è meglio non farci il bagno, in compenso si può fare surf anche sulla sabbia, che rimane stupenda.

Gli australiani sono strani: a volte le ragazze non si depilano e la gente gira scalza per essere a contatto con il pavimento dei supermercati. Si racconta che alcuni di essi passino il tempo raccogliendo gli esoscheletri delle cicale e se li appendano sui vestiti, ma ovviamente sono solo delle leggende.
La realtà è che è difficile farsi accettare: gli autoctoni sono poco amichevoli e un tantino supponenti e finalmente il fatto di essere italiani non basta ad aprire tutte le porte.

Il cibo ve lo sconsigliamo decisamente, perché è pieno di ormoni, fa ingrassare e non è neppure particolarmente buono (vedi il vegemite), neanche se si rispetta alla lettera la ricetta di preparazione e se ci si abitua fin da piccoli.
Però in Australia nessuno si sognerà mai di rubarvi la macchina (o la bici, sic!) perché sono troppo onesti anche solo per andare a scuola senza divisa. Interessante in un paese nato come centro di detenzione.

Anche in Australia ci sono le radio libere e forse anche lì regalano i cd. Forse con più successo di noi, visto che il doppio cd tributo ai Clash rimane in palio anche per la prossima settimana. Vi prego chiamate! Non costringetemi a fingere di essere un anonimo ascoltatore.

Prisoners London's Burning
The Cruel Sea Better Get a Lawyer
Butterfingers FIGJAM
Sparkadia Morning Light
Josh Pyke Middle of the Hill

07 febbraio 2007

Ciabatte di antilope o scarpe da ginnastica?

La meta del viaggio di questa settimana è un paese poco toccato dal turismo di massa: la Mauritania.
Edi ci ha raccontato che un tempo la Mauritania, grazie a migliori condizioni climatiche e in virtù della sua posizione strategica al crocevia di importanti carovane transahariane, godeva di una discreta prosperità; ma lo sviluppo delle rotte marittime alternative e una tremenda siccità che dura ormai da trent'anni unita alla mancanza di materie prime proprie ha drammaticamente impoverito il paese, la cui capitale è ormai una grande baraccopoli.
Oltre al problema del basso reddito la Mauritania ha vissuto anche una difficile situazione politica che paradossalmente potrebbe risolversi proprio grazie ad un golpe di stampo democratico, per non parlare delle tensioni tra le diverse etnie e lo scontro continuo tra l'attaccamento ai valori tradizionali e il modello occidentale. Se sei disposto ad aspettare che passi la tempesta di sabbia per fare qualunque cosa, allora la tenda tradizionale è l'abitazione ideale nel deserto, ma se hai esigenze diverse ti serve una casa in muratura e qualcuno che te la spolveri dalla sabbia.

Insomma c'è poco da ridere, ma bisogna sdrammatizzare quindi abbiamo anche ascoltato parecchi brani di musica mauritana tradizionale e contemporanea (nonostante io abbia serie difficoltà a distinguere i primi dai secondi), ma rimane assodato che dal vivo è tutta un'altra cosa.

Vi consiglio di aspettare con ansia la puntata di lunedì perché i vertici del programma promettono grandi novità anche se io non so quali visto che sono sempre l'ultimo a cui spiegano le cose. Credo si tratti di cd in regalo, a occhio un tributo ai Clash, ma per saperlo dovrete (dovrò) aspettare lunedì.

Stylophonic Baby Beat Box
Anja Garbarek The Last Trick