22 gennaio 2008

L'ennesima Trieste dell'est

Piove. Molto bene, ma non c'è bora e comunque voi la bora quella vera non l'avete mai provata, come nessuno ha mai provato il vero freddo di Budapest, o quantomeno è su questa consapevolezza che ci basiamo per chiacchierare con Adriano della sua permanenza in Ungheria.
Ovviamente i luoghi comuni sono numerosi e diversificati: il Balaton è una pozzanghera, gli Ungheresi sono gente triste, le città mitteleuropee sono un po' tutte uguali, l'ungherese non è una lingua inoeuropea; peccato che sia la pura e semplice verità.

Se vi siete stancati del tramonto sul mare dal molo audace con relative foto forse potete godervi un tramonto sul Danubio e non tornare mai più qui oppure potete andare comunque in Ungheria e scoprire che l'italiano è la terza lingua più conosciuta nel paese, il che dovrebbe suggerirvi che magari parlare in italiano all'estero non necessariamente è un'idea geniale.

Vabbè, bagni termali, agriturismi, persone, fontane... ma il problema vero rimane: è più bello lo Sziget festival o il Primo Maggio di RadioFragola? Non è mai troppo presto per cominciare a pensarci.

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