12 settembre 2006

Muloni de Bivio, ma in Sardegna

L'ospite che ci ha tenuto compagnia oggi pomeriggio è il Bisi, noto dj di O Che Chicca! ed esperto marinaio che ci ha raccontato del suo viaggio in barca in Sardegna.
Il fatto che il Bisi sia un vero lupo di mare si deduce dalla sua capacità di utilizzare con competenza termini marinareschi e di partecipare attivamente al governo di una barca di quasi 14 metri, surclassando così di gran lunga sia me che il Tuniz, quindi possiamo fidarci di quello che ci racconta sulla vita in barca. A quanto pare si sta più larghi di quanto si pensi, ma lo spirito di adattamento non deve mai mancare, e no
n mi riferisco solo al fatto che bisogna razionalizzare l'uso dell'acqua: possono anche insorgere problemi con i propri compagni di viaggio, che sono simili a quelli con i propri coinquilini, ma peggio. Il consiglio è quello di fare i "democristiani", nel senso che per il bene della compagnia è bene smussare le divergenze, anziché cercare lo scontro.
Buone notizie per vegetariani e vegani, anche loro possono viaggiare in barca!

Il sogno era, è e sarà sempre quello di partire da Trieste, ma è impraticabile per ragioni di tempo e denaro, quindi il viaggio inizia da Cannigione e prosegue attraverso luoghi incantevoli in cui l'acqua è più azzurra che al Bivio, che lasciano senza fiato chi naviga per la prima volta ma non mancano di entusiasmare anche chi ormai lo fa da anni. Il po
sto da visitare assolutamente è Bonifacio e le relative Bocche, per il suo passato piratesco e il suo presente turistico.
Ok, ma quanto costa? Nella fattispecie una cinquantina di euro a persona, dietro garanzia della patente nautica (ma basta averla per saper condurre una barca? forse no).
Come ogni viaggio che si rispetti ha avuto i suoi disguidi, soprattutto legati al vento e a problemi nell'ormeggio sotto lo sguardo dei francesi. Ad ogni modo ricordatevi che per ogni emergenza in mare il numero da chiamare è il 1530.

Il libro del giorno è Il giramare di Antoine, che racconta di un'esperienza in mare in solitaria e di quello che in una tale situazione puoi scoprire di te stesso.


Si è anche divagato, o meglio si è polemizzato su band etno-rap, sul ruolo del mare a trieste, sull'autoreferenzialità e sugli hippies. Per saperne di più scaricatevi la puntata. E arrivederci alla settimana prossima.

Come esperimento, visto che mi hanno affidato il timone del blog, io inserisco anche la playlist della puntata:

Architecture in Helsinki Wishbone
Chikinki Hate Tv
Franz Ferdinand Jaqueline
Fall Out Boy Dance Dance

Non posso modificare i post del Tuniz, quindi il link alla scorsa puntata è qui.

8 commenti:

gyannet ha detto...

E BRAVO IL MENEGOZ

max ha detto...

Grande il mene!!!!
o grande imene!
già fatto!!???
ero abituato a leggere i post di UdE due settiamne dopo!!!grande improvement!

Mene ha detto...

il post era già pronto stanotte alle 1.40, ma non avevo ancora l'accesso

Anonimo ha detto...

spero di recuperare le foto quanto prima. ma non è colpa mia se sono andato in vacanza con degli stronzi che non mi cagano via mail.

Mene ha detto...

tranquillo, eventualmente posso rimediare con una foto di te in barca che posso recuperare da DoveteSpararmi, ma non so se ti conviene

Anonimo ha detto...

il tenore delle foto e' piu' o meno quello, ma se a breve ne recupero una nuova e' meglio

Mene ha detto...

fai con calma al momento il problema è un altro: ok, ho caricato la ultime due puntate ma su altervista non ce ne stanno più. E Spcnet si fa uploadare solo da windows, quindi finchè non trovo un computer a disposizione con il sistema operativo per perdenti o non riesco a sbloccare la restrizione sono un po' piantato.
Ma non getto la spugna

Anonimo ha detto...

io ho il sistema operativo dei perdenti (aka non nerd), se il lavoro si riesce a fare da fisica ci mettiamo d'accordo e lo porto su. altrimenti vieni tu da me o io da te.
così mi rendo socialmente utile